mercoledì 12 marzo 2008

Io sono Leggenda - Reprise

Will Smith a terra protetto dal cane Sam.(Ascoltando: Travellin Band - Creedence Clearwater Revival)

Io Sono Leggenda
Drammatico (Usa, 2007)
Regia di Francis Lawrence
con Will Smith, Alice Braga, Dash Mihok..
Warner Bros.

Vi ricordate il finale del film? Quello in cui Will Smith nei panni del dottor Robert Neville consegnava la cura per il virus alla ragazza per poi immolarsi nel suo laboratorio facendosi esplodere una granata nelle mani in mezzo agli infetti permettendo così la fuga della donna e del ragazzino? Dimenticatelo. Quello fu sì il finale del film che abbiamo visto al cinema, ma era un finale fasullo, girato per accontentare un settore marketing e produzione che volevano qualcosa di più spettacolare ma banale (in Armageddon funzionava di più). Il vero finale del film lo trovate quì.
Oltre ad essere a mio parere molto più bello e coinvolgente, spiega molto meglio alcuni aspetti e concetti del film che sono facilmente travisabili. Innanzi tutto, si ha la conferma che gli infetti hanno ancora dei sentimenti. L'essere che raccoglie il corpo della donna infetta è lo stesso che si sporge per un istante alla luce del sole mettendo a repentaglio a sua incolumità quando Smith cattura la donna infetta per eseguire alcuni esperimenti. Con il finale alternativo di questi sentimenti quell'attimo immediatamente successivo alla cattura è l'unica sfuggente traccia, mentre vengono compresi meglio con il finale originale.
Poi l'altro aspetto che viene messo in risalto dal vero finale è il reale senso del titolo. Robert Neville nel finale diffuso nei cinema di tutto il mondo diventa leggenda tra gli uomini poichè trova la cura contro questo virus e si sacrifica per il bene di ciò che resta dell'umanità. Tuttavia il finale inedito suggerisce un nuovo concetto dell'essere leggenda. Neville infatti appare leggenda agli occhi degli infetti. Unico essere diverso da loro nella città, che a loro dà la caccia e da loro sfugge ogni notte, ma che tuttavia li capisce come nessun altro riesce. Un essere leggendario, allo stesso modo in cui lo sarebbe per noi umani, un vampiro in mezzo a migliaia di uomini, per capirci.

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